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LABORATORI

di scrittura

Castelvetrano 2006

 

Castelvetrano  (Trapani) 25 maggio 2006   Liceo Scientifico M.Cipolla

 

Amira Chaouch    II c

 

Ciao, io sono una delle tante studentesse del liceo scientifico “Michele Cipolla” di Castelvetrano, ma credo di essere diversa dagli altri studenti, non perché sono di origine stranere, ma perché ho una personalità molto originale, e soprattutto perché sono una persona che accetta tutto, sia il bene che il male, in senso che non faccio mai la parte della vittima, affronto tutto con coraggio, e non mi interessa affatto come andrà a finire, l’importante è aver provato a fare una cosa da sola senza l’aiuto di nessuno. Devo dire che la prima cosa che ho fatto da sola, è stata quella di ottenere la sesta elementare.

In realtà, dopo aver studiato per lunghi cinque anni in Tunisia, i mie avevano deciso di portarmi qui, per vivere con loro, ed iniziare a studiare qui, io non volevo lasciare il luogo in cui sono cresciuta, in cui ci sono tutti le persone che amo di più, ma soprattutto non volevo andare nelle scuole medie senza aver affrontato un esame come fanno tutti, cosi per la prima volta nella mia vita sono andata incontro ai mie genitori, rifiutando tutto quello che dicevano, e devo dire che la cosa più bella è che io sono riuscita a vincere la mia prima “battaglia”.

In seguito ho capito che i mie avevano ragione, così avevo deciso di venire a vivere con loro, pensando, che avrei avuto delle belle esperienze, invece, tutto quello che pensavo era frutto della mia immaginazione, e ciò si capiva dal primo giorno di scuola, dagli sguardi dei miei compagni, dal modo in cui parlavano con me, da tutto, e così da quel momento avevo deciso di affrontare la mia seconda battaglia, ed è quella di cambiare la mentalità dei miei compagni, cioè di non giudicare gli altri senza conoscerli, perché l’apparenza inganna. Così iniziai la mia nuova missione, ma fu interrotta, perché mio padre s’ammalò dovette ricoverarsi in un ospedale di Marsala, per fare un intervento.

Ovviamente, io oltre ai mie, a mio fratello e mia sorella, che sono molto più piccoli di me, non avevo nessuno, tranne che Dio. Mia madre era sempre al ospedale con mio padre, ed io che avevo solo dodici anni, mi occupavo di tutto, ho dovuto imparare a lavare i piatti senza romperli, a cucinare senza bruciare le pentole e così via, la mattina oltre a prepararmi per andare a scuola, preparavo la colazione, e sistemavo mio fratello per accompagnarlo a scuola e facevo lo stesso con mia sorella. Ma dopo qualche mese mio padre era uscito dall’ospedale, per il momento sta bene, ed io continuo a pregare Dio affinché non accada niente al mio papà.

Ora ritornando al discorso di prima, io continuai ad inserirmi nella classe, ma dopo un anno scolastico avevo notato che il mio gruppo era formato da soli maschi, e due ragazze, che gli ho inserite io, alla fine della scuola media, i mie compagni erano cambiati, e si erano pentiti di non avermi conosciuta da prima, e avevano chiesto scusa per tutto quello che mi hanno fatto passare. Ma nonostante ciò, io avevo deciso di iscrivermi in un liceo, dove non c’era nessuno dei mie compagni, o meglio dire quasi nessuno, giurando a me stessa di non fare amicizie con nessuno, e di rimanere per i fatti mie. Invece come al solito, è accaduto il contrario, già dal primo giorno di scuola avevo fatto tante conoscenze, e dopo una settimana mi sono trovata avvolta da tanti amici, mi sono trovata in una classe che forse non sognavo, ma ciò mi ha resa veramente felice, la I C, ha cambiato molte cose in me, è una classe molto bella, che lascia il segno nell’anima.

L’anno scorso ho avuto qualche problema a scuola, prechè io non sono tanto brava nelle materie come il latino, la grammatica o la matematica, ma me la cavavo, studiando tanto, e come dicono tutti “ Amira ha una volontà di ferro, indistruttibile!”.

Anche quest’anno, ho dovuto affrontare un problema, facendo la stessa cosa che ho fatto qualche anno prima, ma non si trattava di mio padre, ma di mio nonno, “il papà della mia mamma, il uomo che mi aveva cresciuta per otto anni, non c’era più, era morto, ed io non ho avuto il tempo di vederlo, l’ultima volta che l’avevo abbracciato, era il sette settembre, nel buio dalla notte, avvolta da tante lacrimi”.

Così mia madre era partita, ed io avevo dovuto fare, la casalinga, la studentessa, la mamma, la tata e la sorella, ma tutto ciò mi ha aiutato a crescere, ad essere più matura, e soprattutto a conoscere la realtà della vita, che non è sempre rosa e fiore ma c’è ben altro. A scuola, invece, non tutto va bene, ma io ce la sto mettendo tutta, e tutte le sere prego Dio, per essere promossa, per rallegrare i mie, dopo tutto quello che ci è accaduto.

Ah! Scusa non ti ho parlato di me e della famiglia, innanzi tutto, io abito a Castelvetrano, in una casa, non di nostra proprietà, in via Alessandro Volta N°49.

Io mi chiamo Amira Chaouch, il mio nome significa principessa, ed io sinceramente lo sono, ho sedici anni, e il 02\08\2006 ne farò diciassette, studio nel liceo scientifico di Castelvetrano e frequento il corso linguistico, io amo molto le lingue, e sono molto contenta di saper parlare, leggere e scrivere l’arabo, da grande vorrei fare la giornalista, e vorrei essere la voce parlate delle persone che non sanno esprimersi o non hanno nessun appoggio, delle persone che vengono discriminate, vorrei anche scrivere un libro sulla donna araba . Vivo con la mia famiglia composta da cinque persone, e a settembre se Dio vuole aggiungeremo un posto a tavola.

Il mio papà si chiama Kamel, e fa il muratore e altri lavori, la mia mamma di nome Naziha fa la casalinga, lei è giovanissima, infatti tutti credono che siamo sorelle, il fatto è che si era sposata a soli diciassette anni. Amir è mio fratello, ha undici anni, frequenta il primo anno della scuola media, il suo nome significa il principe, infine mia sorella Sirin è un fiore di nome e di fatto, ha sette anni, va in seconda elementare, e adora andare a scuola, a differenza di mio fratello che ama aggiustare le cose tecnologiche, avvolte anche distruggerli.

La mia famiglia è molto religiosa, e nonostante che noi viviamo in un paese con tradizioni diverse, continuiamo a rispettare la nostra cultura. Infatti festeggiamo le nostre feste, tipo il Ramadan, la nostra pasqua o la nascita di Maometto. Inoltre per rimanere attaccate alla nostra cultura e al nostro paese, ogni anno trascorriamo le vacanze estive in Tunisia. Ma quest’anno io credo che non partirò perché la mia mamma aspetta un bambino e non potrà partire, così dopo tanti anni trascorrerò le vacanze in Sicilia.

Infine vorrei dirti che sono molto contenta che lei mi abbia capita, e che abbia apprezzato  quel che ho fatto, perché “è bello quello che è bello, ma è bello ciò che piace e ciò che senti”, e con quello che ti ho detto, sono sicura che lei capirà perché io sono io, e che non sarò nessuno altro, costi quel che costi “ la mia dignità viene prima di ogni cosa”.                    

                                                                                                       ﺃﻣﻳﺭﺓ

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Castelvetrano 25 maggio 2006                               Liceo Scientifico  M.Cipolla

 

Amira Chaouch  ( II c )

 

Considerazioni sul testo di Gianguido Palumbo

“Io, Noi, i Siciliani e la Mafia : è cosa nostra!”

 

Durante la lettura di questo testo, ho condiviso con Gianguido Palumbo molte cose tra cui le considerazioni degli altri nei nostri confronti.

In pratica io stessa mi sono trovata alla ricerca di una mia identità: forse ciò appare ridicolo, ma è vero.

Molte sono le volte in cui sono stata scambiata per un’altra mia compagna solo per il semplice motivo che lei è leggermente più scura di me, oppure quando mi chiedono come mi chiamo. Basta pronunciare il mio nome e loro mi rispondono come al solito : “ Ma sei straniera ? Non lo sembri affatto ! Ma dove sei nata ?”.  Io rispondo : “Qui.” E allora loro mi dicono : “Ma dai, allora tu non sei straniera, tu sei italiana o siciliana ! “.

La cosa che mi fa arrabbiare di più di tutto questo discorso è il modo o meglio dire le espressioni che fanno mentre me lo dicono. Inoltre la morale di quelle parole è che io non sono diversa da loro. Ed è il quel preciso istante che io mi trovo tra due identità diverse, moralmente e culturalmente. Due identità che non hanno quasi niente in comune, ma crescendo e pensandoci sempre, ho capito che per me dire Italiana o Tunisina è più o meno la stessa cosa, perché infondo non mi vergogno né di essere di origini tunisine né di essere di nascita italiana o meglio dire siciliana.

Infatti io mi sono creata una mia identità speciale e molto particolare, che qualunque persona come me la può creare, in cui trovi un misto di cultura e mentalità personalizzate e sono in molti ad invidiarmi per questa particolarità e originalità del mio carattere che loro non possono avere. E con questa mia creazione sono rimasta fedele sia alla Tunisia che all’Italia.

Inoltre io sono d’accordo che non bisogna mai vergognarsi per quel che siamo e per quel che facciamo ma dobbiamo andare fieri di ciò, combattere contro le discriminazioni e il razzismo all’interno di questo stato diviso in due parti, cosa che io chiamo atteggiamento mafioso da parte degli abitanti del nord che si sentono superiori nei confronti degli abitanti del sud e per dire che loro ci chiamano “mafiosi”.

Ma noi, tenendoci per mano e aiutandoci con tanto coraggio, sono sicura che possiamo cambiare tanto e saremo sicuramente migliori dei non siciliani e difendendo la nostra dignità, saremo migliori degli altri siciliani e saremo veramente degni di essere chiamati siciliani perché ci abbiamo provato a fare qualche cosa.

E come dice W. Goethe : “ L’Italia senza la Sicilia non lascia alcuna immagine nell’anima: qui è la chiave di tutto.”

Infatti io mi sento un membro della Sicilia e quindi l’argomento “Mafia” riguarda anche me, cioè anche io devo lottare contro queste cose al fine di ottenere degli ottimi risultati e soprattutto non essere più considerati mafiosi o diversi per il semplice motivo che noi siamo Siciliani.

Comunque anche nelle scuole si parla molto di questi argomenti, sia all’interno della classe che assieme a tutta la scuola. Inoltre il 23 maggio attraverso alcuni lavori, mostriamo che cosa è la mafia, le vittime della mafia e molte altre cose.

Si può dire che ciò dimostra i primi passi fatti da noi giovani siciliani per raggiungere il nostro obiettivo e soprattutto ottenerlo.

 

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Roma 25 maggio 2006

 

Laboratorio di Video-Scrittura Creativa

Liceo Scientifico M.Cipolla  di Castelvetrano –TRAPANI

 

Sull’Identità

 

IDENTIKIT

Missione Speciale

( Da Pirandello a Tom Cruise )

 

A cura di Gianguido Palumbo

 

 

L’Idea base del Laboratorio

 

Il grande autore siciliano Pirandello con “Uno Nessuno e Centomila” ( scritto e pubblicato esattamente 80 anni fa nel 1926 ! ) ci consegnava una straordinaria Favola della Crisi del 20° Secolo sulla difficoltà della maturazione di una Identità Individuale.

Il grande attore americano Tom Cruise, idolo delle giovani generazioni di tutto il mondo d’oggi, ha interpretato con successo ben tre film su “Missioni Impossibili”, proponendoci una piccola Saga dello scontro fra Bene e Male.

 

Con i Ragazzi e le Ragazze del Liceo Cipolla si propone di realizzare un Laboratorio di Scrittura per Diapo film ( ed eventualmente anche Video ), sul tema dell’Identità a partire da questi due apparenti “estremi” della Cultura Moderna.

 

Una delle sfide più importanti del mondo contemporaneo che coinvolge in pieno le nuove generazioni nelle diverse fasi di crescita è quella dell’IDENTITA’.

Le Famiglie, le Scuole e gli Adulti in genere, hanno una grande responsabilità nell’aiutare i propri figli e studenti, maschi e femmine, nel capirsi, nel maturare con la maggiore serenità possibile un propria Identità oggi sempre più difficile da trovare.

 

IDENTITA’ in senso lato e molteplice :

-         per genere ( maschio, femmina, e ibridazioni in atto…. )

-         per età ( bambino, adolescente, giovane, adulto )

-         per carattere ( chiuso, aperto, aggressivo, remissivo…. )

-         per fede ( credente, non credente, indifferente, spiritualista…. )

-         per origine e territorialità ( europeo, italiano, siciliano, meticcio, metropolitano, paesano )

-         per censo ( povero, ricco, medio, benestante, malestante…. )

-         per interessi e aspirazioni ( attore, artigiano, scienziato, imprenditore, sportivo…..)

-         per idee politico-sociali ( di destra, di sinistra, di centro, di niente…)

L’accelerazione enorme della comunicazione a livello mondiale e locale, sta provocando un arricchimento di conoscenze-coscienze e contemporaneamente un panico, una vertigine di insicurezze relative a se stessi, pensati nel prossimo futuro e collocati in un presente difficile da affrontare giorno per giorno.

 

L’Idea del Laboratorio parte da questa condizione e propone un “gioco di simulazione” per scrivere e realizzare, individualmente e collettivamente, un “Video-Libro” un  “LIBRIDO” ( ibrido di Libro, Diapo, Video utilizzando il software PowerPoint )  da proporre a tutta la Scuola, Studenti, Insegnanti, Personale, ma anche a Genitori, Parenti, Amici, Abitanti di Castelvetrano e Paesi vicini.

 

 

La Trama

 

Immagineremo che un Rappresentante del Segretario Generale delle Nazioni Unite, esperto in selezione del Personale, abbia l’incarico di scegliere in tutto il Mondo gruppi di Giovani da formare e valorizzare per creare una Squadra di Azione Mondiale  SAM che dovrà intervenire in diverse parti del mondo per favorire la Pace e non la Guerra : Agenti Segreti per la Pace  ASP.

 

Per scegliere deve sottoporre i candidati ad un test iniziale che si basa sulla capacità autoanalitica descrittiva dei giovani nel farsi conoscere, senza alterare la realtà, senza autopromuoversi, ma raccontandosi sinceramente, sulla base di una Traccia unica che il Selezionatore sottoporrà loro.

 

Il Libro, il Racconto di Fantascienza Umana Contemporanea,  dal titolo provvisorio IDENTIKIT, si aprirà con un primo capitolo scritto dal Conduttore che introduce la situazione del racconto e prepara la sequenza di AutoPresentazione dei Candidati. Concluderà il Racconto un finale a sorpresa.

 

Il Laboratorio avrà come obiettivi “disciplinari  e culturali”:

 

1°= comunicare e sperimentare con gli studenti il “piacere e il potere” della Video-Scrittura abbinata alle nuove tecniche di creazione e comunicazione, come libera attività espressiva che può far conoscere meglio se stessi e mettersi in comunicazione con gli altri.

 

2°= favorire negli studenti adolescenti la coscienza di se stessi in rapporto al “mondo” adulto attraverso l’invenzione letteraria: “se stessi” proiettati, immaginati come potenziali candidati di un importante Programma Umanitario delle Nazioni Unite.

 

L’aspetto più tecnico disciplinare di conoscenza e buon uso della Lingua Italiana moderna ( grammatica, sintassi, vocabolario ) sarà curato direttamente dagli-dalle Insegnanti in continua collaborazione con il Conduttore del Laboratorio che invece si occuperà solamente di fornire l’idea, la traccia, aiutando gli studenti ad esprimere, il più efficacemente e personalmente possibile, i loro pensieri in coerenza con il progetto generale.

 

L’obiettivo finale è quello di realizzare un VideoLibro  ( Titolo, sottotitolo, Copertina con grafica e foto, musiche, brevi video, impaginazione ) da “pubblicare” elettronicamente sul Sito Internet del Liceo ed una Edizione stampata in 1000 copie su carta o su DVD ( fra studenti, insegnanti, genitori, parenti  e amici, serviranno circa tante copie ) con la collaborazione di sponsor pubblici ( Il Comune, la Provincia ? ) e privati ( La Banca di cui si serve la Scuola, o una Assicurazione ), ed eventualmente proponendo il ViedoLibro DVD agli interessati con un contributo possibile di 5 Euro a copia per il rimborso spese “stampa”.

 

Metodologia e svolgimento del Laboratorio

 

 

Il Progetto è pensato per un numero limitato di studenti  scrittori ( max  50-60 p. ).

 

Si può scrivere o coinvolgendo 3 Classi  o creando un Gruppo di Scrittura Interclasse.

 

Per le 3 Classi si dovrebbe inoltre decidere se coinvolgere età-anni diversi

( arricchendo la differenza di approccio al tema ) oppure valorizzando la omogeneità : quindi 3 classi dello stesso anno o di tre anni scalari.

 

Per il Gruppo di Scrittura Interclasse si dovrebbe decidere come crearlo

( autoselezione per interesse o selezione mirata con il ruolo degli Insegnanti ) e in che orari svolgere il Laboratorio.

 

In ogni caso il Laboratorio dovrebbe procedere col seguente ordine:

 

__ Una Settimana complessiva di attività       

 

__5 incontri a Scuola     

 

__10 ore complessive con i partecipanti 

 

 

1° Incontro   ( o un Lunedì o un Martedì  della settimana )

(  le prime 4  ore di scuola )

 

La Prima  Ora con la Prima Classe

Presentazione del Conduttore, del progetto di Libro, traccia di scrittura della Pagina Individuale e invito a scrivere per un'altra ora la prima stesura del proprio Testo.

 

Mentre la Prima Classe scrive alla presenza di un Insegnante, il Conduttore si sposta nella Seconda e poi nella Terza Classe per le ore seguenti con lo stesso procedimento.

 

Alla fine della Mattinata ognuna delle 3 Classi avrà partecipato ad un totale di 2 ore, una di presentazione e una di scrittura, e il Conduttore avrà lavorato 3 ore per le presentazioni.  Il Conduttore riceverà dalle 3 Classi tutti i testi scritti dagli Studenti per leggerli da solo.

 

 

2° Incontro ( a distanza di due giorni , o un Mercoledì o un Giovedì )

 ( le prime 4 ore di scuola )

 

Il Conduttore lavorerà per 1 ora in ognuna delle 3 classi: 

-         restituirà i testi ad ognuno con alcune notazioni per chiedere integrazioni

-         spiegherà il senso e le modalità della scrittura di integrazione al primo testo

 

Alla fine della singola ora  il C. chiederà agli studenti di rimanere per un’altra ora a completare il proprio Testo da consegnare agli Insegnanti.

 

Alla fine della Mattinata ognuna delle 3 Classi avrà partecipato ad un totale di 2 ore, una di Consegna e riflessioni  e una di nuova  scrittura, e il Conduttore avrà lavorato 3 ore per le presentazioni.

Il Conduttore riceverà dalle tre Classi tutti i nuovi testi scritti dagli Studenti per leggerli da solo.

 

 

3° Incontro ( a distanza di due giorni , o un Venerdì o un Sabato )

 ( le prime 4 ore di scuola )

 

Il Conduttore lavorerà per 1 ora in ognuna delle 3 classi: 

-         restituirà i testi ad ognuno con ulteriori notazioni finali.

-         presenterà e leggerà il proprio Testo di Incipit del Libro

-         proporrà la selezione di un Titolo e un sottotitolo del VideoLibro da decidere a maggioranza assoluta fra tutte le tre Classi tramite discussione e votazione finale.

-         chiederà agli Studenti e Insegnanti di procedere da soli nei giorni seguenti per la trascrizione individuale dei Testi al Computer, la realizzazione delle Foto elettroniche Individuali, da inviare via Posta elettronica al Conduttore entro la settimana successiva.

 

Alla fine della Mattinata ognuna delle 3 Classi avrà partecipato ad un totale di 1 ora, e il Conduttore avrà lavorato 3 ore.

 

Finita la Settimana di lavoro comune, il Conduttore aspetta di ricevere via E.Mail tutti i testi trascritti al Computer per iniziare l’assemblaggio e la composizione del Viedo-Libro con il proprio testo di inizio, quello degli Studenti, e la scrittura di un secondo testo di chiusura.

Finito il lavoro di composizione il Conduttore invia per posta elettr. la Bozza del ViedoLibro alla Scuola per un lavoro a distanza di correzione e versione definitiva concordata, con l’inserimento di Spezzoni Video, Musiche, altri documenti visivi.

 

4° Incontro

 ( le prime 4 ore di scuola )

 

Il Conduttore lavorerà con un Gruppo ristretto di Studenti e Insegnanti per la verifica dei Materiali testuali e visivi, la loro composizione elettronica per arrivare al risultato conclusivo del VideoLibro.

 

Alla fine della mattinata si stabilisce assieme la data di Presentazione Pubblica del ViedoLibro, in edizione elettronica per il Sito della Scuola e stampato a Scuola in 10 copie campione per la giornata.

 

5° Incontro ( un Sabato mattina )

(  le ultime 2  ore di scuola )

 

La Direzione, in collaborazione o meno con il Comune e la Provincia,   invita tutti gli studenti della Scuola, gli Insegnanti, le Famiglie ed i Cittadini interessati, alla presentazione pubblica del Libro con la illustrazione del Lavoro svolto da parte degli Insegnanti, del Conduttore, di tre Studenti Rappresentanti delle 3 Classi coinvolte.

In quella occasione si raccoglieranno le prenotazioni per la stampa del Libro.

 

La realizzazione della Edizione elettronica e cartacea o in Dvd sarà comunque molto importante per restituire ai partecipanti, agli insegnanti, alla scuola e alle famiglie il senso e l’importanza del lavoro svolto e l’applicazione di tecniche Viedo-grafiche ed impaginative proprie di un Liceo Scientifico.

 

Gianguido Palumbo

 

Foto e testi di Gianguido PAGI Palumbo
last update: 23/05/2011 11.07.13