attività

GIANGUIDO


PALUMBO


scritture

<<<<
 


 Come un pomodoro al sole di sempre

 

>>>>
 

Venezia 3 aprile 2000

Perché mi guardi

E’ da poco che ti penso, senza senso
sdraiata immobile al sole, sguardo fisso, corpo dignitoso
comoda in attesa, di che cosa, di che cosa ?
E’ da molto che ti aspetto annoiato, sfibrato
anchilosato in posizione zen, che poi chissà !

Guarda guarda chi arriva :
è da tanto che diceva di arrivare e infine c’è : presente.

Quest’incontri fluttuanti mi divertono
nella loro ingordigia strampalata
come caprette brucanti all’infinito in un tramonto classico
fra campi verdi e templi rosa
quando le nuvole si vestono di blu, di arancio
vezzose e malinconiche
e un po’ di vento le allontana fra i belami di gregge
adolescente.

Un viaggio ancora per morire di vita
per scordare i disagi di oggi
per gioire di sassi levigati dall’inerzia
e scoprire insenature previste ma strane, quasi piatte e uniformi.
Spostamenti di piano, di tempo, di suono
e ancora morbidi aghi di pini
sotto le piante dei piedi, nudi come i corpi da loro sorretti.
L’asfalto brucia nel percorso e per fortuna che c’è il cuoio
l’altra pelle uccisa a nostro uso e consumo
e il mare rimane, acqua bianca e colorata
per accogliere gli orgasmi naturali, solitari o meno, necessari senz’altro.

Perché mi guardi, lucertola di maggio
mentre raccolgo menta, alloro e salvia
a insaporire i pezzi di una carne abituale ?
Dopotutto che fortuna che hai !
 

pagi




Lazio 2006
 

 

 

 

 


 

 

Foto e testi di Gianguido PAGI Palumbo
last update: 23/05/2011 11.07.15