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GIANGUIDO


PALUMBO


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 Come un pomodoro al sole di sempre

 


 

Venezia 13 gennaio 1977

Una grande adunata

E d’ora in poi
soltanto una grande adunata
potrà svegliarci da questo sonno, piccolo e borghese
che ci riempe di dogmi uno dietro l’altro
senza che in effetti cherubino nasca un bambino prematuro
perché troppo sano nel dormiveglia di un respiro
ormai perduto nel giorno e non nella notte dei tempi
che ci stanno cavalcando come bestie da soma
con una capacità smisurata di separazione
fra il personale e il politico.

Da tutto ciò potrebbe nascere una forte voglia di piangere
ad occhi chiusi, nella loro severa sintonia con il grigiore interno
che ci trasciniamo ormai da molti anni e mesi
da quando siamo entrati a far parte della milizia
interdetta soltanto da donne ormai stufe di essere tali
per la pubblicità e per i grilli della gente
e nascere ancora una nota altissima e discontinua
che rompendo i timpani dei potenti, sordi fin d’allora
riuscirà ad estendersi nella galassia fino all’infinito
incontrando dio e l’uomo con la donna che li sovrasta
facendoli succhiare il suo latte generatore di vita e di miracoli
finiti se non proprio inventati a tavolino da luca
nei suoi falsi vangeli non apocrifi.

Ma ormai è tardi e preferisco mangiare carote.

pagi

 




Puglia 2005






 

Foto e testi di Gianguido PAGI Palumbo
last update: 23/05/2011 11.07.15