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GIANGUIDO


PALUMBO


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 Come un pomodoro al sole di sempre

 

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Venezia 15 novembre 1999

Una storia

Ti racconterò una storia
che tu lo voglia o no
a voce alta o media, come tu preferisci per non disturbare.

Ascolterai stupita quel che ho da dirti in primavera
quando la natura impazzita non figlierà più e scurirà il cielo.

Ci troveremo al freddo con tanta neve sporca e sgualcita
ricordando le estati temperate
senza brividi notturni, senza calze di lana bucate.

Gli uccellini paffuti non lasceranno più tracce sul cemento fresco
e tu mi chiederai un’altra storia per superare la paura
di un silenzio malato, senza intoppi.

Questo ci aspetta dopodomani
all’alba di un millennio a lunga scadenza.
Quando vivremo solo per un’ora alla volta sarà difficile amarsi
concepire un istante dopo un altro istante
che non sia casuale dipendenza.
E il pessimismo e l’ottimismo ci faranno ridere
perché impossibili senza quei tempi di riferimento
senza coordinate critiche:
come sarà possibile un parere in assenza di pensiero.

Ma forse domani nascerà un’altra vita che non ci compete, oggi.

pagi

 

 





Toscana 2005


 






 

Foto e testi di Gianguido PAGI Palumbo
last update: 23/05/2011 11.07.15